Hai un sito web con una grafica curata, un logo professionale, una buona presenza sui social. Eppure, i risultati non arrivano: poche richieste, zero preventivi, conversioni basse. Ti suona familiare?

La verità è che la comunicazione scritta, le parole che usi sul tuo sito, ha un impatto molto più profondo di quanto si pensi. Non è solo questione di “cosa dici”, ma di “come lo dici”.

In questo articolo ti spiego perché i testi del tuo sito potrebbero allontanare i clienti e come puoi riscriverli in modo efficace, per trasformare semplici visitatori in contatti reali.

1. Stai parlando a tutti, quindi non parli a nessuno

Uno degli errori più frequenti è scrivere testi generici nel tentativo di “non escludere nessuno”. Frasi come:

“Offriamo servizi su misura per ogni esigenza”
“Lavoriamo con aziende, professionisti e privati”

sembrano inclusive, ma in realtà sono piatte. Non evocano emozioni, non mostrano personalità e soprattutto non fanno sentire il visitatore rappresentato.

Le persone si connettono con messaggi specifici. Vogliono sentirsi capite. Se il tuo sito non parla esattamente dei loro problemi, delle loro paure o dei loro desideri, passeranno al sito successivo.

🔍 Esempio pratico:
Invece di scrivere “Offriamo consulenza legale per tutti”, prova con:

“Sei un freelance e non sai come tutelarti nei contratti? Ti aiutiamo a scriverli e negoziarli, senza ansie e senza clausole nascoste.”

👉 Più sei preciso, più diventi rilevante.

2. Stai usando un linguaggio troppo tecnico o troppo aziendalese

Molti siti sembrano scritti per compiacere una commissione interna, non per aiutare un cliente vero. Il risultato? Frasi come:

“Implementiamo soluzioni integrate volte all’ottimizzazione dei processi…”

…che non dicono assolutamente nulla. Questo linguaggio, chiamato aziendalese, crea distanza, confusione e diffidenza.

Nel web, la chiarezza batte la creatività. Le persone non vogliono sforzarsi per capire cosa fai o come puoi aiutarle. Se devi rileggere due volte una frase per capirla, è già troppo tardi: l’utente ha cliccato altrove.

✏️ Suggerimento:
Prendi un testo del tuo sito e rileggilo a voce alta. Ti suona come una conversazione naturale o come una presentazione da convegno?

👉 Se non si capisce al primo colpo, va riscritto.

3. Il tuo sito parla solo di te, non del cliente

Questo è un altro errore letale. Tantissimi siti sono costruiti attorno a “Noi”: la nostra azienda, la nostra mission, la nostra esperienza.

Ora, tutto questo può essere utile… ma non subito.

Nel primo contatto, il cliente non è interessato alla tua storia, vuole capire se tu puoi:

• risolvergli un problema;
• semplificargli la vita;
• aiutarlo a ottenere un risultato concreto.

📌 Regola d’oro:
Il sito deve parlare più del cliente che di te. Deve mostrare empatia, comprensione, orientamento alla soluzione.

✅ Prova a riscrivere il tuo messaggio d’apertura partendo da una domanda:

“Stanco di perdere tempo con fornitori poco chiari? Noi ti offriamo un servizio trasparente, con risposte in 24 ore.”

👉 Il cliente si sente visto. E si ferma.

4. Non accompagni l’utente verso un’azione

Ogni pagina del sito dovrebbe avere un obiettivo preciso: far iscrivere alla newsletter, richiedere un preventivo, prenotare una consulenza.

Eppure, in molti siti il visitatore legge, legge… e poi non sa cosa fare. La pagina finisce senza una Call to Action chiara. Un bottone generico tipo “invia” o “scopri di più” non basta.

🎯 Una CTA efficace:

• è concreta (“Prenota una chiamata gratuita”)
• è orientata al beneficio (“Ricevi una guida pratica per…”)
• è posizionata strategicamente (non solo in fondo, ma anche a metà pagina)

👉 Non dare per scontato che l’utente sappia cosa fare. Guidalo.

5. Scrivi pensando ai motori di ricerca, non alle persone

SEO è fondamentale, ma non deve sacrificare la leggibilità. Troppo spesso si vedono testi pieni zeppi di parole chiave ripetute in modo innaturale. Questo non solo è fastidioso da leggere, ma oggi Google stesso penalizza i contenuti “forzati”.

📚 Ricorda: il tuo obiettivo non è solo portare traffico, ma convertirlo.

Un testo efficace per il web deve:

• informare
• convincere
• rassicurare
• coinvolgere

👉 Scrivi prima per il lettore. Poi ottimizza per Google.

Come risolvere questi errori (e scrivere testi che vendono davvero)

Ecco 5 strategie da applicare subito:

1. Studia il tuo pubblico in profondità

Cosa cercano? Cosa li frena? Quali parole usano?
Non puoi scrivere un buon testo se non conosci a fondo chi hai di fronte. Fai interviste, leggi forum, analizza recensioni dei competitor. Usa le stesse parole che userebbe il tuo cliente in una conversazione.

2. Semplifica. E poi semplifica ancora

Non devi “dimostrare di essere esperto” con parole complesse. Al contrario: chi è veramente esperto sa spiegare le cose in modo semplice.
Scrivere bene significa farsi capire al volo, senza far sentire il lettore ignorante o spaesato.

3. Metti il cliente al centro del racconto

Non scrivere:

“Siamo leader nel settore del marketing digitale dal 2004.”

Scrivi:

“Dal 2004 aiutiamo imprenditori come te ad aumentare i clienti grazie al marketing digitale, senza perdere tempo con strategie complesse.”

Il focus cambia totalmente.

4. Scrivi in modo conversazionale

Usa un tono amichevole, umano, empatico. Non robotico.
Pensa di parlare a un amico curioso, non a una commissione accademica.

5. Rivedi ogni singola parola con occhi strategici

Ogni parola deve avere uno scopo. Elimina il superfluo. Migliora i verbi (non “forniamo soluzioni”, ma “ti aiutiamo a risolvere”). Cura anche i microtesti: titoli, pulsanti, form, didascalie.

In conclusione: le parole vendono (o allontanano)

Le parole sono il tuo asset più potente online.
Puoi avere il miglior prodotto del mondo, ma se non sai raccontarlo nel modo giusto, non venderà. Un buon testo non è solo “bello da leggere”: è strategico, mirato, coinvolgente, persuasivo.

E soprattutto, è utile per chi legge.

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